martedì 27 ottobre 2015

Di oggettività e ipocrisia

C'è che non ci capisco più niente.

Mi sembra che non esistano più questioni oggettive, ma solo opinioni. Lo so che non è una novità, ma mi sembra che la cosa ci stia un po' sfuggendo di mano.

Prendi la politica: 
Se la persona designata non è quella che volevi tu, lascia stare che alla fine sia valida, cosa c'entra? Non va bene.

Se un provvedimento lo vuole votare qualcuno che fa parte di un altro schieramento, lascia stare che sembri giusto anche a te, cosa c'entra? Non va bene.

Ma anche:
Se sei un dipendente ce l'hai con il titolare, ma se ti metti in proprio la musica cambia e cominci a controllare i tuoi dipendenti perché, se possono, ti fregano. Non importano i tuoi valori, la quantità di soldi che hai a disposizione ti fa vedere le cose da prospettive diverse. Questo potrebbe allargare le vedute, invece è solo un cambio di paraocchi.

Prendi la religione:
quando un signore vestito di bianco si interessa agli ultimi viene "tacciato" di comunismo, quando a me ( ma forse solo a me, che non sono un'esperta eh), è sempre sembrato che ci fossero più analogie tra il Vangelo e i princìpi fondamentali di uguaglianza e solidarietà, cari alla sinistra, che tra il Vangelo e una certa opulenza vaticana.

Prendi la solidarietà:
ci siamo convinti di far parte del mondo globale e ci teniamo ad essere sempre connessi, ad uscire dai nostri vecchi limiti e confini. Ma se è il mondo a venire da noi, ci richiudiamo in noi stessi, sbarriamo le porte, timorosi.

Prendi la scuola:
un problema esiste solo se ti tocca da vicino: la sua importanza è direttamente proporzionale al grado di interferenza con il rendimento di tuo figlio. Se ti crea problemi bisogna assolutamente affrontarlo, altrimenti è un falso problema ed è meglio non parlarne per non infastidire i professori.

Prendi il giornalismo:
quando vedi un dibattito ognuno dice la sua, ognuno porta i suoi numeri e le informazioni si accavallano e vanno in direzioni opposte. Non si capisce chi dice il vero e nessuno contesta, non si sa se per servilismo o per incompetenza.

Prendi il lavoro: 
c'è sempre meno gente che vuole rompersi le scatole: perché sforzarsi di sistemare le cose quando si può tamponare di volta in volta. E chi lo fa è guardato con un mezzo sorriso che sottintende, quando non viene detto ad alta voce, "ero così anch'io all'inizio!" In fondo, se sono quasi tutti così, in qualche modo c'è un'assoluzione collettiva.

Abbiamo perso di oggettività, per garantire una soggettività egoista e di facciata.

8 commenti:

  1. Mmm...non so se sono d'accordo.
    Voglio dire, la perdita di oggettività non mi pare la causa.
    Mi verrebbe da pensare, più che altro, che i comportamenti umani oggi più che mai siano incentrati su una logica di utilitarismo spicciolo, fine ad un rafforzato senso dell'io.
    Di fatto, i risultati sono scadenti.
    E sconfortanti, also.

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    1. Ciao Velma! Intendo dire che è normale che ognuno veda le cose a modo suo ed è un bene che sia così.
      Ma ci sono troppe persone che non vedono un problema se non ne sono toccate (e qui penso ai genitori delle classi dei miei figli!) e altre, come i politici, che non giudicano i provvedimenti per quello che sono, ma a seconda di chi li vota. A volte sembrano comportamenti da asilo e la cosa mi indispettisce.

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  2. Sono d'accordo, il livello di ipocrisia ed egoismo che a volte raggiungiamo è disarmante.

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    1. Ciao Matteo, benvenuto.
      Già, da ogni prospettiva arriva una visione diversa e sempre più spesso la visione è quella che fa più comodo, come se attraverso una lente d'ingrandimento ci arrivasse un'immagine sfocata, dove ognuno vede quello che vuole.

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  3. Ciao, arrivo dal blog di Rachele.
    Appena ho letto la frase sotto il titolo del blog ho avvertito... come dire.... una certa affinità.... :-)
    Piacere, sono la Puff, sono la donna più distratta e disorganizzata del mondo!!!

    Quanto al tuo post secondo me il mondo, la società, come vuoi chiamarlo, è mano mano andato sempre più verso la superficialità.
    E' diventato un po' tutto usa-e-getta, e se per gli spazzolini da denti da viaggio vien comodo, con le persone, le idee, i principi, i valori.... molto meno!

    Ciao!
    A.

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  4. Ciao Andretta, benvenuta!
    Mah, forse dovrei cambiare il sottotitolo, perché ultimamente sono più inc...zata che distratta! ;-)
    E' vero, c'è superficialità, ma c'è anche opportunismo e questo essere banderuole per tornaconto personale mi ha proprio stancato.
    P.S. Scherzavo prima, sono sempre distratta. Distratti si nasce!!

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  5. Credo che il problema consista nel fatto che ognuno pensa di avere in tasca TUTTA la verità mentre la verità è SPEZZETTATA e sparsa nelle tasche di ognuno di noi. Soltanto ascoltando tutti e tenendo conto anche dei pezzi di verità che possiedono gli altri possiamo avere un'idea più chiara della verità oggettiva...
    Mi fa piacere vedere che sei tornata a scrivere.
    Buon fine settimana.

    P.S. Perfino Gesù (a prescindere da quello in cui si crede non si può discutere sul fatto che fosse un uomo assolutamente giusto) è stato crocefisso e viene tutt'ora criticato continuamente!

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    1. Sai Mr. Loto? Nessuno ha la verità in tasca e dobbiamo tutti avere rispetto per le opinioni degli altri.
      Ma per restringere il campo, se io e te la pensiamo allo stesso modo, e non parlo di alti sistemi ma si cose di buon senso, non mi posso dissociare perché se io sono rosa e tu azzurro (ma anche rosso o nero, bianco o nero, bravo a scuola oppure no e tutte le contrapposizioni possibili) non possiamo pensarla allo stesso modo!
      Io trovo che questo accada sempre più spesso e come al solito credo che ci complichiamo la vita inutilmente e sarebbe molto più facile andare d'accordo se solo lo volessimo e fossimo in buona fede.
      Ciao Mr. Loto, buona domenica :-)

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