lunedì 6 gennaio 2014

Ho creato un mostro!

Eh sì, ho creato un mostro.
L'altro giorno ho chiesto a Luca se voleva fare una gara di espressioni. E non stavo parlando di boccacce davanti allo specchio, come avrà pensato qualcuno, ma di algebra.
Inizialmente non voleva e quando ho cominciato a dirgli che sarebbe bello che ogni tanto avesse un po' di spirito di competizione, di sana competizione, improvvisamente ha cambiato idea ed è partita la gara.
E non ci crederete ma il giorno dopo la cosa si è ripetuta, visto che il giorno prima si era concluso in parità (beh, cosa volete da me....sono un po' fuori allenamento!)

Ho sempre pensato che con lui la tecnica giusta per avvicinarlo allo studio fosse quella del gioco, ma prima di allora non aveva mai funzionato.
Perciò la prossima mossa è trovare il gioco giusto per convincerlo a leggere un libro. Sarò anche fissata con questa storia, ma possibile che durante le vacanze non potessero dare un libro da leggere, invece di dare compiti in tutte le materie? Perché, a dirla tutta, ma che vacanze sono, se devono passarne la metà a fare i compiti?
Però un libriccino....cosa vuoi che sia?

Perché il mondo deve dividersi tra lettori compulsivi (che mi fanno venire il dubbio che una volta arrivati velocemente al terzo libro, si siano già dimenticati il primo! - chiedo scusa ai lettori compulsivi) e quelli che a chieder loro di leggere UN libro, sembra sia una condanna a morte?
Non ho mai cercato di convincerlo a tutti i costi, perché mi rendo conto che potrebbe essere controproducente, ma sogno di trovare prima o poi un trucco per fregarlo e farglielo leggere senza che quasi se ne renda conto! (o che si convinca di averlo deciso da solo!)

A volte temo che non sia consapevole delle sue capacità e che, non essendo abbastanza maturo, sarà dura decidere cosa fare dopo le medie, da qui a un mese circa. Agli incontri sull'orientamento dicono che "devono cercare di vedersi da grandi e pensare a cosa vorranno diventare".... hai detto niente!

Decidere del proprio futuro a tredici anni è un'assurdità e il nostro sistema scolastico non aiuta, visto che i bienni non sono tutti uguali. Forse, e dico forse, a sedici anni sarebbe un po' più facile scegliere un percorso più consapevole.

Ma forse, tornando al titolo, ho scoperto un modo per incuriosirlo e invogliarlo allo studio....

No, eh  ;)

P.S. Peccato che per battermi ha cominciato a sbagliare le espressioni, facendo errori di distrazione....forse la cosa è da rivedere....